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Mostra

Mario Ceroli. La forza di sognare ancora

Dall'8 dicembre 2024 al 23 marzo 2025
Mario Ceroli. La forza di sognare

L’esposizione, curata da Cesare Biasini Selvaggi, presenta 10 opere inedite e site-specific realizzate nell’ultimo anno dall’artista, pensate per dialogare con lo spazio ipogeo progettato da James Stirling negli anni Ottanta, un monumentale “grey cube” che accoglie il visitatore con una scenografica entrata.

Mario Ceroli, tra gli artisti più innovativi della sua generazione, torna a stupire con opere che fondono poesia, critica sociale e sperimentazione materiale. Le sue creazioni, ispirate tanto alla tradizione quanto all’avanguardia, emergono in una tensione unica tra l’immaginario barocco di Gian Lorenzo Bernini e le visioni spaziali di Lucio Fontana. Ceroli ci invita a sognare ancora, intrecciando razionalità e bellezza immaginifica.

Mario Ceroli. La forza di sognare ancora
Mario Ceroli. La forza di sognare ancora. Sala Stirling, Palazzo Citterio

Secondo il curatore Cesare Biasini Selvaggi, “La forza di sognare ancora” è il filo conduttore di un percorso artistico iniziato negli anni Cinquanta. Le opere di Ceroli, afferma il curatore, rappresentano la speranza di un cambiamento e l’aspirazione a una nuova coscienza civile, dando forma a una bellezza che risuona con le “infinite forme meravigliose della natura” descritte da Charles Darwin.

Le opere in mostra

La mostra propone un percorso inedito attraverso 10 installazioni-sculture concepite come un unico ambiente, ma autonome e interattive. Tra i lavori esposti spiccano:

  • “La mia vita” (2024): una sequenza aritmica di 28 elementi in legno, evocazione del fluire del tempo e della memoria.
  • “Mare Nostrum” (2024) e “La barca di Caronte” (2023): opere che intrecciano riferimenti mitologici e temi ecologici, in un dialogo tra classicità mediterranea e contemporaneità.
  • “Venezia” (2024): un’imponente installazione di 62 tronchi di pino, omaggio alla città lagunare e alla sua straordinaria ingegneria artigiana.
  • “Non roviniamo la Terra” (2024): un invito a riflettere sulla fragilità del pianeta, con materiali che evocano le trasformazioni della natura.

Queste opere, concepite come atti di un personale “Teatro delle Mostre”, propongono sistemi aperti di interazione, stimolando un dialogo diretto e imprevedibile con il pubblico.

Guardami, 2024
Serie di tre opere, legno e rete di ferro elettrosaldata, 200 x 300 cm
Guardami, 2024
Serie di tre opere, legno e rete di ferro elettrosaldata, 200 x 300 cm
L’arte come ponte tra natura e cultura

Mario Ceroli continua a esplorare la relazione tra umanità e natura, privilegiando il legno come materiale simbolico e fondendo linguaggi artistici diversi. Dalla Land Art alla Body Art, la sua ricerca si concentra sul rispetto per la biodiversità, superando l’antropocentrismo e valorizzando l’intelligenza che permea il mondo naturale.

Pubblicazione e approfondimenti

A corredo della mostra, una pubblicazione edita da Metilene Edizioni offre una panoramica completa delle opere esposte, accompagnata dai saggi di Angelo Crespi, Cristina Mazzantini, Cesare Biasini Selvaggi e dello stesso Mario Ceroli. Il catalogo è sponsorizzato da Banca Ifis.

Un progetto condiviso

La mostra inaugura un’importante collaborazione tra la Grande Brera e la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma. Dopo Milano, l’esposizione approderà nella capitale nell’aprile 2025, arricchita da una selezione di opere che ripercorrono la carriera dell’artista. Questo progetto è stato realizzato grazie al supporto di Ifis art, iniziativa di Banca Ifis per la valorizzazione dell’arte contemporanea.

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Allestimento Citterio