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Mostra

Pietro Geranzani. Anteguerra. Avant-guerre. Pre-war. Vorkriegszeit

Dal 26 giugno al 31 agosto 2025
Anteguerra di Pietro Gerenzani

Dal 26 giugno 2025, Palazzo Citterio ospita l’opera Anteguerra di Pietro Geranzani, lavoro di intensa potenza visionaria che riflette sul tempo sospeso e inquieto che precede ogni conflitto.

Il titolo della mostra – Anteguerra – è un concetto carico di inquietudine e riconoscibilità: viviamo, sembra suggerire Geranzani, in una perenne condizione di pre-conflitto, in un’epoca che si illude di conoscere la pace mentre si muove silenziosamente verso nuove tensioni. Il trittico, di dimensioni monumentali, è una rappresentazione simbolica e surreale del nostro tempo: scheletri, crateri, cieli infuocati, corpi martoriati e ombre evocano un immaginario ancestrale, collettivo, profondamente occidentale.

Pur adottando un linguaggio pittorico vicino all’Espressionismo europeo – Otto Dix, Mario Mafai, ma anche richiami alla potenza iconica di Beato Angelico o alla visionarietà di Bosch – Pietro Geranzani non cede mai alla retorica o al moralismo. Il suo sguardo è lucido, a tratti profetico, e ci conduce nel vuoto simbolico del nostro presente, dove la guerra non è un’eccezione, ma la regola che struttura la nostra storia e identità culturale.

Anteguerra dettaglio trittico
Pietro Geranzani, Anteguerra. Avant-guerre. Pre-war. Vorkriegszeit (dettaglio)
Anteguerra dettaglio trittico
Pietro Geranzani, Anteguerra. Avant-guerre. Pre-war. Vorkriegszeit (dettaglio)

Anteguerra non è solo un’opera d’arte, è una meditazione sulla storia occidentale, segnata da brevi tregue tra conflitti e illusioni di pace. Pietro Geranzani, artista di formazione europea – nato a Londra, cresciuto tra Germania e Svizzera, e attivo oggi a Milano – ha esposto in contesti internazionali tra cui la Biennale di Venezia, il MART di Rovereto, la Saatchi Gallery di Londra e numerosi spazi in Europa, Stati Uniti e Asia.

La mostra si inserisce in un contesto di riflessione più ampia, che coinvolge il pubblico in un’esperienza estetica ed emotiva: lo spettatore non è spettatore passivo, ma parte attiva di un racconto che interroga le sue paure profonde, i suoi archetipi, il suo ruolo nel tempo presente.

Anteguerra è un’opera che non ammonisce ma evoca. Non impone interpretazioni ma apre spazi di pensiero. In questo, risiede la sua grandezza.

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Allestimento Citterio